Reviews for Sex, Drugs and Violence in Jewish Tradition: Moral Perspectives

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Review # 1 was written on 2007-09-21 00:00:00 Thomas Wilson Excellent, well-researched and presented information that is crucial for all audiences.

Review # 2 was written on 2016-09-29 00:00:00 Stephen Bowler Ho preso questo libro in biblioteca dopo aver letto dello stesso autore "Baruch Spinoza e l'Olanda del Seicento" e devo dire che è stata una lettura interessante, impegnativa, ma anche piacevole. Non conoscevo Spinoza che quasi per sentito dire, avendolo studiato alle superiori di cui avevo vaghissime nozioni. Spinoza non è il filosofo che più mi piace, anzi, grazie a queste letture che mi ci hanno introdotto, sicuramente non leggero mai l'Etica, per quanto famosa sia. Mi affascina invece Spinoza come persona: mansueto, sereno nel suo filosofare come di fronte alla morte, appassionato della democrazia, sostenitore della tolleranza religiosa e politica. Il libro di Nadler ci da anche un assaggio della religione e della cultura ebraica, con scorci della letteratura rabbinica dei primi secoli, assaggi di Mosè Maimonide e di Levi ben Gershon etc. L'indagine sul motivo della scomunica di Spinoza che è lo scopo dichiarato dell'opera, sembrerebbe così quasi un intrigante pretesto per poter parlare di ciò che nell'ebraismo vien prima di lui: affascinante! Una domanda che faccio, e mi faccio: visto ciò che è stato (ed è) la cultura ebraica, ma come è stato possibile (ed è tuttora) l'antisemitismo, come è possibile addossare agli ebrei e all'ebraismo quella massa sterminata e fetida di accuse e calunnie? E' una domanda stupidissima, lo so, ma continuo a chiedermelo, pur sapendo la risposta.