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Reviews for Capitalism, socialism, ecology

 Capitalism magazine reviews

The average rating for Capitalism, socialism, ecology based on 2 reviews is 3.5 stars.has a rating of 3.5 stars

Review # 1 was written on 2021-02-18 00:00:00
0was given a rating of 3 stars Jennah Chandler
La liberazione nel lavoro dovrebbe quindi precedere la liberazione dal lavoro – la sua “riduzione a un minimo” secondo l’espressione di Marx – poiché soltanto un soggetto che ha già sviluppato le proprie capacità creatrici, durante il tempo libero, sarà capace di attività autonome da cui dipende “la libera realizzazione dell’individualità” (Marx). È questa la tesi sviluppata, tra l’altro, da Oskar Negt: “se il progetto culturale non è parte integrale di ciò che rimane determinante per l’unità e il senso di una vita umana, cioé la produzione materiale (...), allora la società continuerà a impoverirsi culturalmente, anche se riduce drasticamente il tempo di lavoro obbligatorio”. Ma subito si impone la domanda: il progetto culturale è progetto di chi? La posizione di Negt implica, tra l’altro, che i lavoratori stessi non potranno essere i soggetti di una ridefinizione culturale del loro lavoro se non alla condizione che questo consista già oggi in una attività pratico-sensoriale di trasformazione produttiva della materia in poiesis. Ma non soltanto il lavoro di produzione è smaterializzato e lontano dall’esperienza sensibile: di più, soltanto una minoranza in declino lavora ancora nella sfera della produzione materiale.
Review # 2 was written on 2019-12-22 00:00:00
0was given a rating of 4 stars Kym Fontana
This book is a short collection of essays by Andre Gorz previously published elsewhere and generally dating to the early nineties. Without presenting a challenging theoretical read, it presents Gorz's view that the next step for progressives is to reduce the commodification of society. Reducing the grip of work over our lives by taking control of productivity improvements to reduce working time. Gorz makes the case for one form of universal basic income. He is also ahead of his time, his discussion of the nature and impact of precarious work prefigures the rise of the gig economy. Despite being 30 years old, this book has a lot to say about the state of the modern economy and the possible routes out of where we are.


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