A House on the Heights Book

I suoi approdi Il suo indirizzo era Willow Street, vicino all'Espanade, con la sua sorprendente vista della parte bassa di Manhattan e della baia. Stranamente, Truman ha dedicato solo un paragrafo o poco più all'appartamento dove effettivamente abitava, forse perché essendo lì in affitto (il proprietario era Oliver Smith, il famoso scenografo), viveva in due stanze nel seminterrato sotto il livello stradale. Se venivano a trovarlo degli amici, spesso li portava a fare il giro di tutta la casa (quando Smith era fuori) dicendo che era casa sua, tutta sua, e che aveva ristrutturato e arredato ogni stanza.
La caratteristica della casa, che un tempo doveva essere appartenuta a un ricco mercante, oppure a un capitano di marina, era uno scalone che saliva a volute fino a un lucernario intorno al quale si aprivano ventotto stanze, che Truman chiamava i suoi approdi. In una di queste (di cui Truman non fa menzione) c'erano i mobili preferiti della madre di Oliver Smith - vecchi paralumi ornati di perline, sedie a dondolo - e certamente durante i suoi giri Truman doveva essersi soffermato in questa stanza per descriverne l'arredamento ai suoi amici.
Fuori, al di là di una veranda con un pergolato di glicine, c'era un giardino dove d'estate ci si sedeva a mangiare tramezzini e a bere vino. Mrs. Charles Francis Adams, all'epoca Bee Dabney, meravigliosa ragazza dagli occhi a mandorla, che Truman ha ammesso essere uno dei modelli cui si era ispirato per il personaggio di Holly Golightly in Colazione da Tiffany, ricorda che era passato a prenderla a Manhattan in una decappottabile per portarla sugli Heights, percorrendo l'East River Drive. Truman era al volante con una lunga sciarpa attorno al collo e riusciva a malapena a vedere oltre il cruscotto...

(dall'introduzione di George Plimpton)