Limits to Liberation in South Africa: Citizenship and Governance after Apartheid Book

Propaganda di guerra

Pubblicato nel 1900 (quindi a guerra in corso), il libro fu corretto ed aggiornato a piu' riprese, sino a raggiungere 19 edizioni in tre anni. Questa edizione definitiva del 1903 consiste di 80 pagine introduttive in cui vengono evocati gli eventi che condussero alla seconda guerra anglo-boera del 1899-1902, e di altre 663 pagine in cui si analizzano le battaglie.
E' quindi perlopiu' una cronaca di battaglie (Conan Doyle fu medico volontario nella guerra), e non un testo di storia.
La parte introduttiva e' semplicemente scandalosa nella sua partigianeria. Non che non ce lo si dovesse attendere da parte di un fiero britannico, ma dall'inventore di Sherlock Holmes mi aspettavo almeno un testo coerente e leggibile, quando invece e' sconnesso e scritto in un inglese atroce (c'e' persino un "most heavy" che mi ha fatto rabbrividire!).
La descrizione delle battaglie e' minuziosa, ma anch'essa molto di parte, anche se - a guerra vinta - Conan Doyle si permette il lusso di riconoscere il valore dei suoi avversari (il che oltretutto esalta ancor di piu' i meriti dei vincitori).
Il successo di pubblico di un'opera a difesa dell'immagine del Regno Unito, avventatosi in una guerra discussa per le sue motivazioni e per la sua condotta (tra l'altro, morirono piu' boeri nei campi di concentramento inglese che non in battaglia), contribui' certamente a fare del suo autore un baronetto del regno, ben piu' che le sue storie investigative.