Romance writings Book

LA MISURA DI UN SORRISO


Ginevra: John Berger nello studio dello scultore Henri Presset.

Un Berger targato 1983, cinque racconti scritti dopo che si era trasferito a vivere sul versante francese delle Alpi (Alta Savoia, scelta come nuova residenza intorno alla metà degli anni Settanta), un luogo fatto di villaggi, contadini, pastori, piccoli allevatori, natura a tutto tondo, un mondo ancestrale di cui Berger sembra voler prolungare la permanenza diventandone l'aedo.


L'Alta Savoia (Haute-Savoie, in francoprovenzale Savouè d'Amont o Hiôta-Savouè) è un dipartimento francese della regione Alvernia-Rodano-Alpi

A metà tra la fiction e la non fiction (il documentario?), Berger tramanda personaggi e situazioni che sembrano provenire da un altro mondo e un'altra vita, in realtà ben radicati nella seconda metà del secolo breve.

Un mondo che oggi può apparire alieno e quasi fantascientifico, ma che essendo impregnato di cultura contadina ci è prossimo e sicuramente coinvolge chi ci ha preceduto solo un paio di generazioni fa.

Un mondo in cui i borghesi sono marginali, mentre contadini e operai sono centrali e ben rappresentati.



Chi è costretto a lasciare la campagna o il villaggio per trasferirsi in città forse approderà a Troia e si dimenticherà da dove viene (Lillà e Bandiera l'ultimo volume di una trilogia chiamata Into Their Labours iniziata con Pig Earth e proseguita come capitolo centrale proprio con questa raccolta di racconti). Questi personaggi profondono dignità e forza d'animo, pur se sono degli sconfitti nella lotta con il destino, che è sempre incomprensibile: però, almeno per Odile, la protagonista di uno dei cinque racconti, quella che si chiede se ci può essere amore senza pietà, la sconfitta è a sua volta un inizio.


John Berger e Tilda Swinton

Pagine piene di grazia profusa anche nel raccontare un braccio immerso dentro una mucca per aiutarla a partorire, una morte violenta in fonderia, il sesso, lo sporco e la miseria. Pagine che sembrano raccontate ancor prima che messe su carta, in bilico tra oralità e scrittura.
Un Berger che possiede sia l'arte di raccontare che quella di ascoltare. Un Berger in piena forma che ci spiega come la misura di un sorriso sia semplicemente un bacio.

Serba le lacrime/amore mio/per la prosa.


John Berger con Tilda Swinton in The Seasons in Quincy: Four Portraits of John Berger del 2016. Quincy, il paese della Savoia dove Berger vive: quattro suoi amici lo vanno a trovare in differenti periodi dell'anno, ciascuno in una diversa stagione dell'anno. I quattro sono: l'attrice Tilda Swinton, il regista Christopher Roth, il musicista Simon Fisher Turner e lo scrittore Colin McCabe, Tutti insieme firmano la regia del documentario.