Saiyuki, Volume 3 Book

Leggendo questo manga, sto provando le stesse sensazioni di quando guardavo l'anime: infatti, oggi come allora, mi sono affezionata subito non solo al gruppo di Sanzo, ma anche a quello di Kogaiji. Il principe, come già detto, non ha alcun particolare desiderio di rivedere il padre, né di dare una mano a quella strega di Gyokumenkoshu, ma lo fa spinto dal desiderio di salvare la madre. Yaone e Dokugakuji provano del sincero affetto per il principe e quindi sono pronti a seguirlo ovunque; e poi c'è la piccola Lirin che adora fare un po' di casino.
In questo volume i due gruppi si incrociano e le varie dinamiche che si vanno a formare sono davvero interessanti: due fratelli che si incontrano di nuovo e che finalmente hanno trovato il loro posto nel mondo, Hakkai e Yaone che sì combattono, ma sempre con molto garbo, Sanzo che si è trovato una nuova fan, Kogaiji che ha a che fare con un avversario come Goku, che combatte per se stesso e per il solo piacere di farlo. Insomma, dei nemici particolari che qui dovranno pure collaborare.

Una menzione anche per la parte iniziale del volume, dove si iniziano a delineare meglio i contorni del rapporto tra Sanzo e Goku, con quest'ultimo che perde il proprio dispositivo di controllo dopo aver visto l'amico ferito, dando così libero sfogo alla sua natura demoniaca. Sarà fondamentale l'intervento di Kanzeon Bosatsu, la divinità che ha deciso di spedire Sanzo & co. verso ovest, che rimetterà a posto il dispositivo di Goku e che guarirà il bonzo corrotto - oltre a fare un interessante riferimento alle vite precedenti dei quattro che, a quanto pare, secoli prima, si erano già conosciuti nel mondo celeste.

Ovviamente i disadattati non avranno un attimo di pace, perché incontrano un altro strano individuo che accusa Hakkai di essere un crudele assassino e che vuole "divertirsi" con i nostri protagonisti. Simpatia portami via.