The Dark Tower II: The Drawing of the Three Book

English (The Drawing of the Three) / Italiano

The story resumes exactly where it ended up with The Gunslinger: on a beach. Roland wakes up after a sleep that maybe lasted years, with the only aim of recruiting the Three, without whom the journey to the Dark Tower cannot continue...

I was right to say in my review to the first chapter of the "Dark Tower" that there would be a turning point in subsequent volumes, and that "The Gunslinger" represented a sort of introduction in which nothing was clearly revealed. And in fact, with "The Drawing of the Three", the genius move arrives right on time like a clockwork. Nay, the "eureka" moments, which I don't want to spoiler here, are nunmerous. The scenario changes radically... really radically! Believe me, after just about thirty pages you will have such a boost that you will realize what kind of genius is the author of the book you have in your hands (if you have not yet realized it).

Every time I ask myself the usual question: Stephen... how on earth your writing comes into your head? We are going to see incredible things.

Vote: 8

La storia riprende esattamente da dove si era conclusa con L'ultimo cavaliere: su una spiaggia. Il pistolero si sveglia dopo un sonno che forse è durato anni con l'unico scopo di reclutare i tre, senza i quali il viaggio verso la Torre Nera non potrà continuare...

Avevo ragione a sostenere nella mia recensione al primo capitolo della serie "La Torre Nera" che nei volumi successivi ci sarebbe stata una svolta, che "L'Ultimo cavaliere" rappresentava una sorta di introduzione nella quale nulla veniva rivelato apertamente. E difatti con "La Chiamata dei Tre, puntuale come un orologio svizzero, arriva la genialata. Anzi, i lampi di genio, che non sto qui a spoilerare per non rovinare il gusto al lettore, sono molteplici. L'ambientazione cambia radicalmente... ma radicalmente proprio! Credetemi sulla parola se dico che dopo appena una trentina di pagine subirete una tale botta da far maturare in voi la consapevolezza di che razza di genio sia l'autore del libro che avete per le mani (se ancora non ne eravate consapevoli, s'intende).

E niente, ogni volta finisco per farmi la solita domanda: Stephen... come cavolo ti viene in mente quello che scrivi? Ne vedremo delle belle.

Voto: 8